Come formulare un piano di trattamento
Ecco come formulare un piano di trattamento: tutte le casistiche
Come formuliamo un piano di trattamento che sia non solo semplice e veloce ma anche efficace?
In questo articolo capiremo esattamente come proporre un piano di trattamento nel migliore dei modi.
Ci occuperemo quindi della parte extra clinica, la cui gestione è indispensabile per portare avanti uno studio dentistico.
La base di un piano di trattamento efficace: pianificazione e tempo
Per la buona riuscita di un piano di trattamento, la prima cosa importante è la pianificazione.
E’ necessario pianificarlo bene da subito.
E come possiamo capire di aver svolto in maniera efficace questo passaggio?
Per poter pianificare il piano di trattamento, devi avere a disposizione:
- tutte le lastre,
- la panoramica,
- un esame obiettivo fatto bene,
- la situazione parodontale del paziente,
- se possibile, anche l’impronta digitale
che ti permetta di valutare anche l’occlusione del paziente.
La seconda premessa necessaria è avere il tempo necessario.
Mi spiego meglio.
Se una visita nel tuo studio dura di norma un quarto d’ora o mezz’ora, è davvero difficile riuscire a formulare subito il piano di trattamento ideale, anche perché verrà proposto al paziente con una visita troppo breve e questo comporta dei rischi.
Innanzitutto, rischi di sbagliare il piano di trattamento. In più, rischi di mostrarti impacciato davanti al paziente che, colta la tua insicurezza, rifiuta o, tutt’al più, risponde che dovrà pensarci. E’ chiaro che non lo vedrai più.
Ora, per farti un esempio, nel nostro studio a Mestre un preventivo entro i 7.500/ 8.000€ viene proposto direttamente in prima visita.
E sebbene quasi l’80% dei piani di trattamento proposti sia inferiore ai 2.500/3.000€, quel 20% di proposte più elevate (accettate) contribuiscono in maniera importante a mandare avanti tutto lo studio.
Per questo, è importante sapere come fare.
Quando proporre un piano di trattamento in prima visita
Il consiglio che ti dò a riguardo, al di là delle percentuali che possono essere diverse per ogni studio, è quello di proporre, subito in prima visita, un preventivo entro i 7.500€.
Attenzione:
il piano di trattamento in questo caso deve essere assolutamente semplice da formulare.
Se invece ci troviamo di fronte a un caso complesso, ad esempio se un paziente ha bisogno di una riabilitazione dove sono compresi alcuni impianti ma ha una pessima condizione parodontale, non farò un unico preventivo, ma farò prima accettare al paziente la parte relativa alla terapia causale.
A questo punto, solo dopo la rivalutazione parodontale, potrò proporre il resto del trattamento in base all’esito della guarigione.
C’è anche un altro dettaglio importante di cui voglio renderti partecipe.
Abbiamo poco fa citato la cifra dei 7.500/8.000€ come tetto per i piani di trattamento da proporre in prima visita.
Va detto però che esistono dei piani di trattamento inferiori a questa cifra che però richiedono un grande lavoro a monte, come ad esempio i piani ortodontici.
I piani ortodontici sono complessi, hanno bisogno di uno studio del caso e hanno bisogno di un altro appuntamento per essere poi spiegati.
Facciamo un esempio ancora più complesso:
il paziente che vuole l’apparecchio ed è parodontale.
In questo caso, propongo subito la terapia causale. Dopo l’esito della terapia, rivaluto il paziente, studio il caso e infine do un nuovo appuntamento nel quale proporrò il trattamento ortodontico.
Ora, potremmo sicuramente proporre in prima visita un piano di trattamento ortodontico, perché conosciamo più o meno il costo. Ad ogni modo, non è professionale, sia dal punto di vista clinico che etico.
Cosa fare nel caso di piani di trattamento complessi
Valutiamo adesso il caso di piani di trattamenti più pesanti, quelli che, come abbiamo chiarito pocanzi, mandano avanti lo studio.
Se mi trovo davanti a piani di trattamento associati a preventivi che hanno un valore superiore agli 8.000€, di solito si tratta di piani complessi, che vanno pianificati a tavolino.
C’è da dire che anche se fossero piani semplici (ad esempio quattro devitalizzazioni associate a quattro corone, più tre impianti), si tratta comunque di piani importanti dal punto di vista economico.
E’ vero che la progettazione è molto semplice, ma l’impatto economico per il paziente è elevato.
Pertanto, sia nel caso di questi piani, sia nel caso di riabilitazioni più complesse, esporrò il piano di trattamento in un secondo appuntamento.
Conclusioni
Facciamo un riepilogo per avere un quadro chiaro della situazione:
– Proporre subito al paziente il piano di trattamento, se questo è inferiore ai 7.500€ e se in esso posso eseguire nello stesso momento tutte, o quasi, le terapie.
– Se ci sono varie fasi, come nell’esempio della terapia causale per poter mettere gli impianti, proporrò prima la parte relativa alla terapia causale; al termine, riformulerò un nuovo piano di trattamento relativo alla parte implantare.
– Se mi trovo davanti a piani complessi o che hanno un’entità economica superiore ai 7.500/8.000€, pianifico un altro appuntamento dove spiegherò il piano di trattamento, preparando più alternative terapeutiche, laddove possibile. Proporrò prima la migliore, ma dovrò considerare anche ciò che mi richiede il paziente.
Ora, so che questi argomenti possono sembrare complessi oppure non applicabili nel tuo studio. Ho avuto corsisti che la pensavano così. Ma dopo aver applicato questi consigli in primis, e poi tutte le strategie relative alla parte extraclinica che approfondiamo nel corso Dentista Imprenditore, hanno rivoluzionato il loro studio odontoiatrico, risolvendo le problematiche che lo attanagliavano.
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