Da dove deriva il grosso delle entrate di un dentista?

Francesco D'amelio
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Da dove deriva il grosso delle entrate di un dentista?

Pazienti in mantenimento o nuovi pazienti: da dove deriva il grosso delle entrate di uno studio dentistico?

Una domanda che dovremmo porci in quanto professionisti è la seguente “da dove deriva il grosso delle entrate della nostra attività”? Dai pazienti in mantenimento oppure dai nuovi? Solitamente, per la maggior parte degli studi dentistici gestiti in maniera tradizionale, la grande maggioranza delle entrate deriva dai pazienti in mantenimento. In realtà, in uno studio caratterizzato da una gestione evoluta, come ad esempio il nostro, succede l’esatto contrario. Nel nostro studio, la stragrande maggioranza delle entrate deriva dai nuovi pazienti e dunque dalle nuove visite. Perché accade ciò? Ci sono tante prime visite, generate grazie ad un ottimo lavoro di marketing online gestito ed organizzato in maniera meticolosa, utile per proporre successivamente dei piani di trattamento complessivi.

Piani di trattamento complessivi: di cosa si tratta?

Ma cosa sono esattamente i piani di trattamento complessivi? Se ad esempio un paziente si presenta da noi manifestando un problema di pulpite è nostro dovere, in qualità di professionisti, curare quel problema, mandando a casa il paziente senza alcun tipo di dolore. Ma il nostro lavoro non finisce lì: dovremo incaricare la nostra segretaria front office affinché gli dia un appuntamento per la prima visita.

Nel nostro studio abbiamo stabilito che anche la prima visita sia a pagamento, di conseguenza, il paziente dovrà accettare. Quando il paziente si presenterà per la prima visita, il nostro compito sarà di mettere in pratica un piano di trattamento globale, complessivo, per curare tutti i problemi che affliggono la sua bocca. Naturalmente, sarà facoltà del paziente scegliere se eseguire l’intero trattamento, oppure optare solo i lavori più urgenti. Cosa succede però nella maggioranza dei casi? Il paziente si convince che sia effettivamente arrivato il momento di risolvere tutti i problemi evidenziati, evitando di stare nuovamente male.

Quali modalità di pagamento proporre?

Quando arriva il momento di proporre le modalità di pagamento, starà a noi spingere il paziente verso una modalità di pagamento anticipata, facendogli uno sconto. Oppure, scegliere di finanziare in uno o più anni l’intero piano di cura, ma anche in questo caso, si tratta comunque per noi di una modalità di pagamento anticipata dato che la finanziaria ci corrisponde l’intero importo subito. Tutto ciò fa sì che, grazie alle prime visite, entrino grandi somme di denaro proprio dai nuovi pazienti.

Cosa accade invece per i pazienti in mantenimento?

A differenza dei nuovi pazienti, quelli già consolidati negli anni hanno pressoché risolto gran parte dei problemi, dunque non hanno grandi lavori da fare e di conseguenza da loro è difficile che entrino grandi ricavi. La cosa migliore da fare è dunque puntare soprattutto sui nuovi pazienti, prospettando loro un piano di trattamento globale.

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