Cerchi una formazione in Marketing Odontoiatrico? Non prendere un abbaglio!
Se sei un dentista con l’obiettivo di migliorare il tuo studio dentistico, sono sicuro che stai anche cercando un percorso di marketing odontoiatrico che ti dia i rudimenti necessari per poter spiccare il volo con il tuo studio.
Anch’io anni fa ho fatto la stessa cosa e ti posso garantire che, dopo aver letto la maggior parte dei testi disponibili sul nostro settore e frequentato diversi e costosi corsi di formazione, sono giunto alla conclusione che i contenuti di qualità esistano, ma che siano purtroppo sporadiche eccezioni.
Mi spiego meglio:
vedi, la maggior parte dei libri e dei corsi oggi disponibili per l’odontoiatra hanno una serie di limiti oggettivi che li rendono per lo più una perdita di tempo e di denaro.
Penso che sia una caratteristica intrinseca del mercato della formazione in generale, ma la quantità di corbellerie che ho letto nel nostro ambito è sbalorditiva.
Mi sono imbattuto in testi o intere giornate di formazione in cui il formatore, che non era un dentista, perdeva tempo e allungava il brodo in modo insensato. Ho dunque pensato che, avendo letto molto a riguardo, fosse un problema mio. Confrontandomi con i colleghi presenti, però, ho capito che non era così.
Ora, il problema più grande non sono certo i soldi che si sprecano per accedere a questa tipologia di contenuti, ma è il tempo perso che invece avremmo potuto dedicare a un paziente, a fare piani di trattamento o semplicemente a fare ciò che più ci piace.
Questo articolo è pensato quindi per i dentisti che vogliono stare lontani dagli sprechi di tempo e di denaro, efficientando al massimo le ore che possono dedicare alla costruzione di un domani migliore per il loro studio dentistico.
Di seguito troverai le 5 caratteristiche di libri (e percorsi di formazione) di marketing odontoiatrico da cui stare assolutamente lontano.
Formazione in marketing odontoiatrico
1) Occhio alle definizioni inutili
Converrai con me che perdiamo ore ad ascoltare nozioni teoriche impossibili da applicare nella pratica.
Cosa mai può interessarci degli studi in ambito industriale che hanno portato alla definizione e all’utilizzo del parametro del costo orario?
A un dentista importa solo saperlo calcolare e capire se, con i suoi attuali prezzi e le tempistiche relative alle prestazioni, sia o meno in perdita.
Perché rinunciare a due ore del proprio tempo per ascoltare definizioni di marketing o management che un gruppo di teorici del business hanno elaborato nel secolo scorso?
Sono sufficienti due righe: siamo laureati in odontoiatria o in medicina, non in economia.
Formazione in marketing odontoiatrico
2) Tutta quella letteratura…
A che pro ascoltare o leggere per ore degli esperimenti realizzati dai migliori psicologi per determinare con quali parole è più conveniente rivolgersi ai dipendenti?
A te servono nozioni pratiche, nulla di più.
Tra me e la letteratura c’è sempre stato un rapporto di amore e odio: dal punto di vista clinico la sua importanza è innegabile, ma per l’odontoiatria extraclinica conta solo per chi propone corsi, non per chi quei corsi li paga.
Se impiego ore a leggere articoli di psicologia comportamentale o di management aziendale, non significa che debba far vivere a te lo stesso strazio.
Formazione in marketing odontoiatrico
3) Ripetere, ripetere, ripetere
Molti dei corsi destinati ai dentisti spesso nascondono una trappola insidiosa composta da due parti fondamentali:
- i contenuti banali già triti e ritriti
- la ripetizione, cosa assai più temibile
Non è frustrante vedere i minuti che scorrono nella vana speranza che finalmente arrivi un contenuto di valore?
Non è ancora più frustrante scoprire che l’unica cosa che ci attende è l’ennesima ripetizione di concetti già ampiamente spiegati in precedenza?
Per quanto un formatore possa scrivere in modo accattivante o avere una grande parlantina, prima o poi tutti riescono a capire il tranello e iniziano a perdere le speranze.
Formazione in marketing odontoiatrico
4) Il brodo allungato
Questo è un limite che riguarda soprattutto i corsi frontali. Certo, alcuni formatori sono davvero capaci e i loro consigli sono molto utili. Anche loro, però, hanno l’irritante abitudine di allungare il brodo.
Questi formatori danno oggettivamente spunti utili ma, per esprimere un concetto semplice che si potrebbe spiegare in cinque minuti, ti tengono inchiodato su una sedia tutta la mattina.
Una pratica piuttosto comune che molti formatori adottano per poter giustificare il prezzo del biglietto:
un conto è far pagare qualche centinaio di euro per un corso di due giorni, un conto è proporre allo stesso prezzo un corso di due ore;
anche se i contenuti (quelli di valore, intendo) fossero esattamente gli stessi, il costo apparirebbe esagerato.
Formazione in marketing odontoiatrico
5) Lo specchietto per le allodole
Tra tutti i libri di management odontoiatrico che ho letto finora, non ne ho ancora trovato uno che non fosse uno specchietto per le allodole.
Molti descrivono approfonditamente gli interessanti risultati del modello di business illustrato, ma puntualmente, proprio quando non vedo l’ora di saperne di più sul processo e di scoprire l’insieme di protocolli e strategie messe in atto per ottenere quel risultato straordinario, mi rendo conto che l’autore ha volutamente omesso alcuni particolari: c’è sempre qualcosa che viene tenuto celato.
Però subito dopo vengo tranquillizzato: la parte mancante verrà ampiamente spiegata nel corso frontale (a pagamento) che tiene l’autore.
Non so tu, ma io di solito a questo punto reagisco piuttosto male: il problema non sono i soldi spesi per acquistare il libro, ma il tempo impiegato per leggerlo.
Perché il tempo è l’unica risorsa che non posso riacquistare.