Storia della professione odontoiatra: dagli anni ‘80 al 2024
Com’è cambiata la professione dell’odontoiatra dagli anni ‘80 a oggi? Vediamo oggi il primo di una serie di 3 articoli riguardanti la storia della professione odontoiatra: dagli anni 80 al 2024.
In questo excursus non parleremo delle ultime innovazioni tecnologiche, delle rivoluzioni e delle specializzazioni che hanno diversificato il nostro ambiente.
Qui troverai invece un focus specifico sulla professione del dentista e su com’è cambiata la situazione degli studi dentistici in Italia dagli anni ‘80 a oggi.
A che pro?
Se hai letto uno degli articoli precedenti “Nel 2024 il dentista è anche un imprenditore” (se non l’hai fatto, leggilo qui), ti riassumo in soldoni la conclusione a cui arriviamo:
Nel 2024 il dentista deve necessariamente avere conoscenze imprenditoriali perché, di fatto, gestisce un’impresa.
Ma cosa c’entra tutto con questo con la storia degli studi dentistici.. e con gli anni ‘80?
Presto detto:
se a oggi pretendi di gestire il tuo studio dentistico come si faceva negli anni ‘80 (ma anche nei ‘90), la strada verso il declino è già tracciata senza rimedio.
Scopriamo insieme perché e cosa puoi fare per invertire la rotta.
Iniziamo con i favolosi anni ‘80
Professione del dentista negli anni ‘80
Siamo a metà degli anni ’80:
immagina di essere un giovane odontoiatra, carico a mille:
ti sei appena laureato con il massimo dei voti e sei convinto che l’odontoiatria sia la tua strada.
Hai pochi soldi, ma un grande sogno.
Inizi a lavorare da un collega. Il tempo passa e diventi sempre più bravo. Quello studio inizia a starti stretto. Allora decidi di investire i risparmi guadagnati come collaboratore, magari ti fai aiutare dalla tua famiglia e chiedi un prestito.
Risultato?
Apri finalmente uno studio tutto tuo:
fatto come vuoi tu, dove utilizzi i materiali e le tecniche che scegli tu, con il personale che ti scegli tu.
L’entusiasmo iniziale si scontra però con i preventivi fatti dai fornitori che continuano ad aggiornarsi e aumentare.
I pazienti arrivano, prima gli amici, poi gli amici di amici. Fai tanti sconti e zero profitti.
Cosa fai?
Decidi di puntare tutto, fai all-in: o la va o la spacca.
Il fallimento è uno spettro che serpeggia alle tue spalle, ma non vuoi mollare. E non lo fai.
A ragione:
lentamente il miracolo inizia a palesarsi, la macchina del passaparola inizia a funzionare.
I pazienti che arrivano hanno potere d’acquisto (anni ‘80, ricordi?).
Tu sei giovane ed entusiasta del tuo lavoro, loro accettano i tuoi preventivi.
L’agenda si riempie sempre di più e così il tuo conto in banca.
Ti sposi, compri la casa dei tuoi sogni e una fuori serie cabrio.
La vita ti sorride.
I motivi per cui negli anni ‘80 sbarcare il lunario con l’odontoiatria era “più semplice”
Sono diversi i motivi o, se vogliamo, le differenze (ne parleremo meglio nell’articolo sugli anni 2000) che permettono a un odontoiatra negli anni ‘80 di navigare letteralmente nell’oro:
- la burocrazia è poca e non ci sono ancora tutti gli obblighi e le normative di oggi.
- le assistenti si occupano legalmente dell’igiene. Tu le paghi allo stesso modo e loro “producono” per te mentre lavori con un altro paziente
- la concorrenza è limitata (non ci sono ancora le cliniche low cost gestite da grandi società di capitali)
- l’italiano medio ha un discreto potere d’acquisto ed ha la bocca devastata. Vuole godersi il pranzo della domenica e non si preoccupa ancora dei selfie da pubblicare sui social network. Il tuo compito è togliere il dolore al paziente e ripristinare la funzionalità della sua bocca. Lui, non avendo grandi aspettative sull’estetica, torna a casa contento.
- la figura del medico è rispettata. Il dentista è quello di famiglia e nessuno si sognerebbe mai di farsi fare 6 visite gratuite per poi scegliere il preventivo più economico.
Un’esistenza che non avresti neanche sognato è realtà.
Nulla ti fa pensare che le cose, a breve, cambieranno.
Ma di questo ne parliamo nel prossimo articolo.